Etichettatura alimentare 2025: cosa cambia e come adeguarsi senza stress per evitare multe e sanzioni

Scopri cosa prevede l’etichettatura alimentare 2025 e come adeguarti alle nuove normative su etichette, HACCP e tracciabilità in modo semplice e sicuro. Evita multe e sanzioni grazie ai software di etichettatura alimentare.
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Perché l’etichettatura alimentare è sempre più importante
Se sei un produttore alimentare, artigiano o gestisci una PMI del settore food, sai quanto sia cruciale etichettare correttamente i tuoi prodotti: non solo per evitare multe e sanzioni previste dalle normative europee, Regolamento (UE) 1169/2011 e successive modificazioni, ma anche per mantenere la fiducia dei consumatori, oggi sempre più consapevoli e attenti alle informazioni riportate in etichetta.
Adeguarsi ai nuovi standard di etichettatura alimentare non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta anche una grande opportunità. Digitalizzando il processo puoi: ottimizzare tempi e risorse, automatizzare la creazione di etichette, libro ingredienti, schede HACCP e tracciabilità dei lotti e ridurre il food cost; così da trasformare un adempimento complesso in un vantaggio competitivo concreto.
Ma adesso andiamo per ordine, vediamo cosa cambia davvero con le nuove normative che stanno per entrare in vigore in materia di etichettatura alimentare.
Etichettatura alimentare 2025: le novità principali
La Commissione Europea ha presentato una proposta ufficiale di revisione del Regolamento (UE) 1169/2011, vari e continui sono gli aggiornamenti che vengono inseriti periodicamente, ma, oltre a ciò, ci sono nuove regole previste per il 2025 che sono alle battute finali di definizione in Commissione Europea e che presto saranno legge, con tempi di adeguamento per le aziende che vanno dai 6 ai 24 mesi.
Si tratta di nuove direttive che introducono aggiornamenti significativi per rendere l’etichetta alimentare ancora più chiara, trasparente e digitale. Tra le principali novità troviamo:
- Maggiore chiarezza nelle informazioni nutrizionali
Attualmente, la tabella nutrizionale è già obbligatoria per la maggior parte dei prodotti preimballati (ai sensi del Reg. UE 1169/2011) e deve riportare valori per 100 g/ml: calorie, grassi, zuccheri, proteine, sale, ecc. Con la normativa 2025 l’obiettivo è rendere queste informazioni ancora più comprensibili e accessibili al consumatore, con tre principali novità:
- Etichettatura “fronte pacco” (Front-of-Pack – FOP) – oltre alla tabella sul retro, sarà obbligatorio mostrare una sintesi visiva delle qualità nutrizionalisulla parte frontale del prodotto, usando un sistema armonizzato a livello europeo.
- Formati più leggibili e standardizzati – le informazioni nutrizionali dovranno seguire formati visivi chiari, con caratteri minimi garantiti e layout uniformi. Questo serve a evitare confusione e a impedire che le aziende “nascondano” i dati con scelte grafiche fuorvianti.
- Integrazione con strumenti digitali – Attraverso QR code o altri sistemi di etichettatura digitale, il consumatore potrà accedere a informazioni nutrizionali estese, come: calcolo della porzione, confronto tra prodotti, valori nutrizionali dettagliati e ad altre informazioni come tracciabilità e info ambientali.
- Dichiarazione origine dell’ingrediente primario
Diventa obbligatoria la dichiarazione dell’origine anche per l’ingrediente primario, se diversa da quella indicata per il prodotto finito. Ad esempio, se sull’etichetta c’è scritto “prodotto in Italia” ma il latte proviene dall’estero, questo deve essere specificato. L’obiettivo è evitare indicazioni fuorvianti e garantire maggiore trasparenza sull’effettiva provenienza delle materie prime.
- Etichettatura ambientale e raccolta differenziata
Nuove regole obbligano a specificare chiaramente il tipo di materiale degli imballaggi e le istruzioni per il corretto smaltimento. L’etichetta dovrà quindi contenere simboli o diciture che aiutino il consumatore nella raccolta differenziata.
Ogni componente dell’imballaggio (vaschetta, pellicola, tappo) dovrà essere identificato con un codice alfanumerico (es. PAP 21, PET 1) e accompagnato da indicazioni testuali come “raccolta plastica” o “raccolta carta”. L’obiettivo è standardizzare l’etichettatura ambientale per ridurre errori di conferimento e migliorare il riciclo.
- Maggiore trasparenza sui prodotti trasformati
Le nuove linee guida puntano a distinguere con chiarezza tra prodotti freschi e trasformati, soprattutto per categorie sensibili come carne e pesce. Questo impatterà sulle modalità di comunicazione della lavorazione.
Ad esempio, termini come “prodotto fresco” o “lavorato in Italia” dovranno essere usati solo se rispettano criteri precisi e verificabili. Verrà richiesta una descrizione più dettagliata del processo produttivo, indicando se un alimento è stato congelato, ricostituito, marinato o sottoposto a trattamenti industriali.
- Revisione degli slogan salutistici e nutrizionali
Ci sarà una stretta sull’uso di termini come “light”, “ricco di fibre”, “senza zuccheri aggiunti”, ecc. Questi slogan saranno ammessi solo se pienamente giustificati da dati certificabili e coerenti con la nuova etichettatura nutrizionale armonizzata.
I claim dovranno essere supportati da documentazione scientifica e rispettare parametri precisi definiti dall’EFSA. Inoltre, non sarà più possibile utilizzare diciture ambigue o generalizzate come “fa bene alla salute” senza specificare in che modo e su quali basi. Questo per evitare messaggi ingannevoli e rafforzare la trasparenza.
- Maggiore responsabilità nella comunicazione visiva
Anche immagini e grafiche usate sull’imballaggio dovranno rispettare principi di veridicità. Non sarà più tollerata una comunicazione visiva che possa indurre in errore (es. foto di ingredienti non presenti realmente).
Le etichette dovranno rispecchiare fedelmente il contenuto del prodotto, evitando l’uso di immagini suggestive se non rappresentano effettivamente ciò che si trova all’interno. Saranno sanzionabili anche grafiche che suggeriscono benefici non supportati o ingredienti “premium” che in realtà non sono presenti in quantità significative. L’obiettivo è tutelare il consumatore da pratiche promozionali fuorvianti.
In questo contesto di cambiamenti continui, sapere come creare etichette a norma sempre aggiornate diventa vitale per chi opera nel settore agroalimentare, anche per evitare di incorrere in multe e sanzioni significative.
Cosa rischi se non sei in regola
Non adeguarsi alle normative in materia di etichettatura alimentare, tracciabilità e HACCP non è solo una questione burocratica: può trasformarsi rapidamente in un problema legale ed economico. Le sanzioni possono arrivare fino a 40.000€, a seconda della gravità della violazione e della mancata conformità accertata durante controlli ufficiali.
Oltre alle multe, un’etichettatura errata o incompleta può portare al sequestro dei prodotti, al blocco della produzione e a ritiri forzati dal mercato, con conseguente danno economico diretto e sprechi produttivi.
Ma il danno peggiore può essere quello reputazionale: perdere la fiducia dei consumatori per un errore in etichetta (soprattutto se riguarda allergeni, ingredienti o origine) significa compromettere relazioni costruite in anni di lavoro.
Anche in assenza di sanzioni, un controllo sanitario può evidenziare lacune documentali o gestionali che obbligano a correzioni urgenti e dispendiose, rallentando l’attività.
Prevenire è sempre meglio che rimediare. Utilizzare un software per etichettatura alimentare come Labelfy ti permette di automatizzare i processi, ridurre al minimo il margine d’errore e avere tutta la documentazione pronta e aggiornata in pochi clic. Un investimento che ti tutela legalmente e ti fa risparmiare un sacco di tempo ogni giorno.
Come fare etichette a norma: la soluzione semplice
Fogli Excel, controlli manuali e documenti sparsi sono ancora molto diffusi nelle piccole e medie imprese alimentari, ma sono strumenti ormai superati: lenti, soggetti a errori e difficili da aggiornare. Con l’evolversi delle normative e l’aumento dei controlli, anche un piccolo errore può trasformarsi in un grande problema.
La soluzione? Passare a un software digitale come Labelfy, pensato per semplificare e automatizzare ogni fase della creazione delle etichette alimentari. Con Labelfy puoi:
- Generare etichette conformi alle normative UE e USA, con tutti i dati obbligatori: valori nutrizionali, allergeni (evidenziati), origine degli ingredienti, raccolta differenziata e QR code.
- Calcolare valori nutrizionali e food cost automaticamente, partendo dalle materie prime inserite.
- Creare, aggiornare e conservare in pochi clic libro Ingredienti, schede tecniche e ricette digitali, sempre pronti e stampabili.
- Personalizzare il layout delle etichette in base al mercato (Italia, USA) e al tipo di prodotto, mantenendo sempre la conformità normativa.
Labelfy ti consente di ridurre drasticamente i tempi operativi, evitare errori ricorrenti e avere una gestione ordinata, centralizzata e facilmente verificabile. Un vantaggio competitivo concreto per chi vuole dedicare più tempo alla produzione e meno alla burocrazia.
E non finisce qui: la vera efficienza arriva quando alla gestione delle etichette si affianca quella di tracciabilità alimentare e HACCP digitale.
Vediamo perché è fondamentale integrare anche questi aspetti.
Tracciabilità alimentare e HACCP digitale: perché integrarli è fondamentale
L’adeguamento alle normative non riguarda solo le etichette: anche la tracciabilità alimentare e la gestione dell’HACCP devono essere digitalizzate per rispondere alle esigenze sempre più stringenti di sicurezza, ordine e controllo.
Con Labelfy, puoi:
- Registrare lotti di produzione con date, codici e collegamenti automatici agli ingredienti utilizzati;
- Associare ogni ingrediente alla sua origine e al suo fornitore, per garantire trasparenza e verificabilità;
- Monitorare in modo digitale temperature, pulizie, infestanti e registrare le attività quotidiane HACCP;
- Organizzare e archiviare tutto in un sistema centralizzato, sicuro e accessibile anche da più sedi tramite qualsiasi dispositivo digitale.
Un approccio integrato ti permette di avere sempre tutto sotto controllo: etichette, tracciabilità e sicurezza alimentare. In caso di ispezione o problema, puoi recuperare in pochi secondi ogni informazione necessaria, evitando sanzioni e interruzioni dell’attività. Digitalizzare significa tutelare il tuo lavoro e guadagnare tempo prezioso.
Perché scegliere Labelfy oggi
Se hai letto fin qui, sai già quanto sia complesso — ma anche strategico — tenere sotto controllo tutto: etichette, allergeni, lotti, HACCP, normative in aggiornamento. E sai anche che affidarsi a soluzioni frammentate o a metodi manuali può costarti caro, in termini di tempo, soldi e rischi legali.
Labelfy non è solo un software: è un alleato pensato per chi produce ogni giorno con passione, ma vuole farlo con strumenti all’altezza delle sfide della società contemporanea. È uno strumento veloce, sicuro, centralizzato da cui puoi veramente gestire tutto e la cosa più bella: sai qual è? Che è intuitivo e facilissimo da usare e non richiede nessuna rivoluzione dei mezzi di lavoro. Puoi, infatti, utilizzarlo da qualsiasi dispositivo e associarlo a ogni tipo di gestionale.
Molti lo hanno provato solo dopo aver ricevuto un controllo o aver pagato una sanzione: non fare lo stesso. Prenota la tua demo gratuita adesso e scopri come Labelfy può semplificare il lavoro della tua azienda e ottimizzarlo al meglio senza stress, cambiamenti radicali o mal di testa.